A te la scelta

C’è una differenza fondamentale tra sentire e ascoltare.

Sto parlando della scelta di cambiare. Cambiare per stare meglio, che però a volte significa stare peggio. Perché scontrarsi con i propri limiti è una delle cose più difficili da affrontare. Ti porta fuori dall’equilibrio che avevi raggiunto, che magari non era proprio il massimo, ma pur sempre un equilibrio.

E invece di migliorare te stesso e risollevarti dalle difficoltà, dalle sofferenze e riappropriarti della tua vita a volte è più facile mettere a tacere quella voce dentro di te che ti dice che non vuoi andare avanti così ma hai troppa paura di cambiare. Probabilmente non ti accorgi che stai trovando delle scuse e ci stai credendo.

Sai l’ho visto succedere tante volte a troppe persone. Sì troppe. Tu cosa vuoi fare? Ogni persona porta in sé sofferenze ed esperienze negative che ha dovuto affrontare.

Puoi sentire ma non ascoltare. Puoi far finta che quello che ti sto dicendo non ti riguardi. Perché in fondo altri te lo hanno detto prima di me ma era più facile rimanere lì. Hai ragione spesso fare la scelta non è semplice. Anzi è incredibilmente difficile. Sì, perché avrebbe più senso cambiare ma il solo pensiero è capace di allontanare ogni motivazione e ogni desiderio di impegno.

Ascoltare è un esercizio tanto complesso quanto semplice. Tanto semplice quanto complesso. Ascoltare te stesso e capire che quello che devi fare è lì da sempre sotto i tuoi occhi ma hai preferito non guardarti dentro. Forse sentire ma, di nuovo, non ascoltare.

Può partire solo da te. La scelta di fare qualcosa di diverso, di risolvere quel problema, di vivere meglio la tua vita, di smettere di anestetizzare il tuo dolore in tanti modi e di negare la verità prima di tutto a te stesso.

Ho sempre pensato che ce lo dobbiamo. Farci sempre delle domande. E se abbiamo capito la differenza tra vedere e guardare. Tra sentire e ascoltare. La differenza tra vivere ed essere spettatori. A noi la scelta.